CALMO, Andrea

Le bizzarre, faconde et ingeniose rime pescatorie ...

et il commento di due sonetti del Petrarcha in antiqua materna lingua. N [!] Vinegia : appresso Iseppo Foresto, in calle delle Acque a san Zulian, all'insegna del Pellegrino, 1556

in-8 (mm155x105), ff. 104; cartonato posteriore decorato, iniziali silografiche, tagli blu. Titolo con grande impresa tipografica di Iseppo Foresto: Pellegrino in cammino con il bordone in spalla con paesaggio sullo sfondo entro elaborata cornice e motto "Non habemus hic ciuitatem permanentem, sed futuram inquirimus". Curiosa raccolta, composta in veneziano o "lingua antiqua" e ispirata alla parodia petrarchesca. Comprende 47 sonetti, 24 stanze, 6 pescatorie, 19 madrigali, 4 disperate, 39 epitaphii de Molimenti Antighi, 6 canzoni, 6 capitoli.

Seconda edizione edita a Venezia nel 1556; la prima fu stampata nel 1553 da Vincenzo Valgrisi per Giovanni Battista Bertacagno. Il volume ebbe numerose riedizioni tutte veneziane.

Il Calmo (1510/11-1571) fu attore e commediografo presumibilmente della piccola borghesia veneziana. Tra i suoi amici figurano A.F. Doni, Pietro Aretino e il Tintoretto. E' qui assai ampia la raccolta di cheribizzi e fantasie, indirizzati in forma di lettere da presunti pescatori a destinatari illustri o fittizi e a cortigiane. Animati da figure popolari e burlesche, ricordano alcune opere del Ruzzante e del Parabosco e hanno vari passsaggi in dialetto veneto. Sull'uso almeno in parte teatrale delle Letterecalmiane non sussistono dubbi, esse vengono spesso ricordate in documenti concermenti il teatro dell'arte come opera di repertorio, alla quale i comici attingevano monologhi, concetti e battute. Esemplare ben conservato, seconda edizione non comune.

Brunet, I, 1497 ; Fowler, p. 244 .

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