CASATI, Paolo.

Terra Machinis Mota. Eiusque Gravitas et Dimensio dissertationes duae...

Romae, Typographia Ignatij de Lazaris, 1658,

in-4, pp. (8), 227, (5). Legatura coeva cartonato rustico. Con una tavola inc. in rame ripieg. f.t., svariati diagrammi e figure silogr. n.t., di cui una a piena pag., con soggetto di macchine, figure geometriche e astronomiche. Dedica dell'a. al patrizio veneto Giovanni Giorgi. Una prima edizione parziale uscì in due parti nel 1655. Questa seconda edizione, notevolmente aumentata nel testo e nelle note, è divisa in cinque parti. L'opera si presenta sotto forma di dialogo immaginario tra Galileo, Guldin, e Mersenne, che trattano rispettivamente il confronto fra le forze delle macchine, la gravità terrestre, i vari modi per determinare la massa terrestre, il movimento della terra e la separazione tra terre e acque. L'A. inizia parlando della macchina di Archimede che avrebbe sollevato il mondo, investiga poi sulla gravità del globo terracqueo e sui metodi con i quali si può indagare sulla grandezza della Terra, al fine di ricavare dalla mole il peso e da qui la macchina che, in proporzione risponda alla gravità da muovere. Il gesuita Paolo Casati (Piacenza 1617- Parma 1707) fu insegnante di matematica e teologia a Roma, inviato in Svezia col compito di persuadere la regina Cristina ad abbracciare la religione cattolica ed infine rettore dell'Università di Parma. Esemplare genuino e purissimo, a pieni margini con barbe.

Manca ad Honeyman e Horblit. Cinti 134. Riccardi I, 270. De Backer-Sommervogel II, 800.3.

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