DELFINO, Giovanni.

Tragedie, cioè la Cleopatra, la Lucrezia, il Credo, il Medoro,

ora la prima volta alla sua vera lezione ridotte e illustrate col Dialogo Apologetico dell’Autore, non piu stampato. Padova, Gius. Comino, 1733,

in-4 (mm 280x200), pp. (16), XXXII, 629, bella legatura coeva in mezza pelle con angoli, fregi e titoli su tassello al dorso, 5 nervi, tagli gialli, bei risguardi in carta dell'epoca con decori floreali blu. Impresa tipografica incisa al frontespizio, 14 graziose incisioni su rame fra testate e finalini ed alcune grandi iniziali finemente istoriate.Purtroppo privo del ritratto dell'Autore.

Stimatissima edizione delle tragedie del Delfino (Venezia 1617-1699, Cardinale, Patriarca di Aquileia), giustamente considerato l'iniziatore della poesia scientifico-filosofica settecentesca. Scritte in segreto durante il Patriarcato di Aquileia, vennero pubblicate nel 1725, molti anni dopo la morte dell'autore, e, nonostante la pesantezza dei dialoghi e dei monologhi, conobbero svariate ristampe e notevole fama, specie la ''Cleopatra'', molto apprezzata da Bertana che ne riporta ampi brani. Precede, qui in edizione originale, un Dialogo destinato a spiegarne gli intendimenti e la portata. «Curiosa è l'origine di questa edizione... veramente riuscì questo libro un de più corretti, e certamente il piu onorato (essendoci 22 finissimi intagli in rame) della Cominiana» (cfr. G. Volpi, La Libreria de' Volpi e la Stamperia Cominiana, pp. 459-460). Ottimo esemplare con piccoli abili restauri alla cuffia superiore e agli angoli. Piccola gora al margine superiore delle prime pagine ma per il resto bell'esemplare.

Allacci 199: «Edizione stimatissima». Salvioli 786. Bertana pp. 152-156.Brunet II, 573. Graesse II, 353. Gamba, 1911: «Magnifica ediz. Il Dati ed altri Accademici della Crusca hanno preso in esame e assai commendato queste tragedie».

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