MACCIUS, Paulus

Emblemata cum privilegiis.

In fine: Bononiae Anno ab orbe Redempto 1628,

in-4 (185x130 mm), pp. (2), 331, (5), frontespizio inciso e firmato da Corio e 82 stupende incisioni, entro cornice in xilografia, di cui 81 di emblemi e una di dedica alla Madonna. Bella legatura coeva in marocchino rosso con cornice oro, terminazioni angolari vegetali e rotella floreale lungo le cerniere, il tutto in oro ai piatti; dorso a nervi con fregi e titolo in oro. Prima ed unica edizione di questo celebre e raro libro di emblemi, ciascuno accompagnato da un brano esemplare tratto da opere classiche con la traduzione a fronte. Le bellissime incisioni sono opera degli artisti della scuola dei Carracci: il titolo inciso e 26 degli emblemi sono stati incisi da Giovanni Battista Coriolano (1587-1649 circa), allievo di G. L. Valesio. Le tavole 76 e 79 sono firmate "Agostino Parisino da Florio Maccio". La lastra dedicatoria e 52 degli emblemi sono opera di Oliviero Gatti, anch'egli allievo di Valesio. Le altre tavole sono state incise da Agostino Parisini su disegni di Florio Maccio, allievo di Lodovico Carracci. I soggetti sono originali, vari e spesso ritraggono episodi di vita coeva; tra i più curiosi: la tavola III raffigura un uomo che usa un cannocchiale (inventato solo qualche decennio prima), mentre la tavola XXXVII mostra un coccodrillo appeso nella navata di una chiesa (una moda rinascimentale che tutt'ora sopravvive in alcune chiese italiane). Ottimo esemplare, fresco, cognome non identificato al margine sup. del frontespizio, al verso dell'occhietto una nota manoscritta in inglese sugli incisori degli emblemi.

Cicognara 1913; LandwehrRomanic, 496; Praz, pp. 101-102. Brunet III, 1268. Manca a Piantanida, British Library o Berlin Katalog.

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