ARIOSTO, Lodovico.

La Cassaria. Comedia di L.A., da lui medesimo riformata et ridotta in versi.

Vinegia, Gabr. Giolito de Ferrari, 1546,

in-8, ff. 56, leg. secentesca cart. rustico. Impresa tipogr. al tit., fregi ed iniz. silogr., car. corsivo. Prima edizione della versione in versi della Cassaria, rara ed importante commedia in cinque atti (l'ediz. orig. in prosa è del 1525) ridotta in versi dall'Ariosto stesso (solo il Prologo, parimenti in versi, era già apparso nelle edizioni dello Zoppino, 1538, e di Bindoni, 1542). ''Gio. Batt. Cintio Giraldi scrive, che la Cassaria è la più degna fra le italiane commedie de' tempi suoi, e da essere paragonata alle antiche latine'' (Gamba). Primo lavoro teatrale dell'Ariosto (1474 - 1533), composto nei primi anni del secolo, se è vero che la commedia ''venne rappresentata primieramente nel 1502 in occasione delle nozze di Alfonso d'Este con Lucrezia Borgia'' (Agnelli-Ravegnani II, 83); per altri critici, invece, fu composta nel 1507 e rappresentata a Ferrara durante il carnevale nel marzo del 1508 (Renda-Operti p. 73 e DBIt. IV, p. 180). La scena è collocata a Metellino (a Sibari nella redazione in versi) ''Come si sa, la Cassaria ed I Suppositi furono scritte dall'Ariosto in prosa nella sua gioventù, e poi, assai più tardi, riformate in versi'' (Agnelli-Ravegnani II, 83 e 90) Bell'esempl. a pieni margini.

Manca ad Allacci e Regensten. Agnelli-Ravegnani II, 89. Bongi I, 517. Clubb 94. Gamba 76: «Prima edizione, e tra quelle del Giolito, la più rara». Salvioli 673. Cat. Unico A-2605.

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