Fêtes publiques données par la ville de Paris à l'occasion du mariage de Monseigneur le Dauphin les 23 et 26 Février 1745.

S.l., s.d., (Paris, 1751),

in-folio massimo (624x465 mm), titolo allegorico inciso da De La Fosse su disegno di Charles Eisen, un frontespizio inciso da Le Bas su disegno di Hutin raffigurante il Delfino, pp. 18 di testo inciso entro elaborate bordure figurate, perlopiù con decorazioni differenti al loro interno; una pagina interamente occupata da un grande cul-de-lampe. Sontuosamente illustrato da19 grandi tavole, di cui 10 a doppia pagina: 4 piante architettoniche e 15 decorative scene, la maggior parte di Cochin e figlio su disegni attribuiti a Blondel, tra le quali spiccano 5 dedicate alle feste da ballo. Splendida legatura coeva in marocchino granata alle armi della città di Parigi, riccamente decorata in oro e firmata da Padeloup, tra i più raffinati legatori parigini del Settecento; larga bordura con fregi floreali e 4 estese decorazione angolari che racchiudono il veliero, al centro grandi armi con altra versione del veliero, in alto seminato di gigli di Francia. Dorso riccamente ornato, titolo in oro su tassello in pelle verde (cuffie e cerniere restaurate, all'angolo inferiore interno del piatto anteriore due tagli di 5 cm ora poco visibili, sguardie marmorizzate, conservato in astuccio. Edizione originale di questo celebre libro di feste che illustra le sontuose celebrazioni per il primo matrimonio di Luigi Ferdinando, padre di Luigi XVI, con l'Infanta di Spagna Maria Teresa di Borbone nel 1745, nozze che suggellarono la riconciliazione tra Francia e Spagna. La popolazione fu invitata ai balli che si tennero in Place de la Concorde, Place du Carrousel, Place de la Bastille e Place Dauphine. Maria Teresa morì l'anno successivo dopo aver dato alla luce una bambina che visse solo 20 mesi, Luigi Ferdinando si risposò nuovamente nel 1747. Il volume fu pubblicato solo nel 1751, contemporaneamente all'opera che illustrava il secondo matrimonio del Delfino di Francia. Lo stemma di Parigi (il veliero è ripetuto 10 volte sui due piatti) ha origine da un antico sigillo corporativo e fu adottato dalla città a partire dalla metà del XVIII secolo. Buon esemplare, in sfarzosa legatura di Padeloup (etichetta applicata al contropiatto ant.), proveniente dalla celebre collezione H. Furstenberg, con ex-libris in pelle all'occhietto.

Cohen - de Ricci, 392.

€ 12.500
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